Riassunto 8a puntata
Dopo l’arresto di Ciccio Capuano (Francesco Di Leva, qui la nostra intervista) c’è l’esigenza di proteggerlo e di mettere quindi in piedi una scorta. Adriano (Pio Stellaccio, qui la nostra intervista), interpellato dal capitano, si rifiuta di farne parte, mentre Gennaro (Luca Sannino), che si sente in colpa per la fuga di Beppe D’Angelo (Gianluca Di Gennaro), decide di proporsi come volontario. Quando Patrizia (Serena Rossi, qui la nostra intervista) lo scopre, corre a parlare con Adriano, che non può fare altro che chiedere aiuto al giudice Esposito (Stefano Accorsi) per essere ammesso anche lui nella scorta e fare quindi da ‘balia’ a Gennaro.
O’Malese (Giuseppe Zeno) è sempre latitante, ma riesce a indire anche una riunione con tutti i boss della zona per prendere una decisione importante: uccidere Capuano. Prima però bisogna trovarlo, e tutti devono dare il loro contributo.
Anna (Francesca Beggio, qui la nostra intervista) è tornata a vivere dalla madre col piccolo Marco, almeno fino a quando le cose non si saranno sistemate a Castello, e sia lei che Andrea sentono fortemente la mancanza l’uno dell’altra. Cercare di riunirsi, però, non è pensabile, almeno fino a quando non sarà arrestato Russo.
D’Angelo, su richiesta di O’Malese, fa una visita, e non certo di piacere, al killer di don Palma per dargli un ordine: deve costituirsi e ammettere il suo delitto, soprattutto deve dire la verità, e cioè che a dare l’ordine di uccidere il prete è stato Capuano e non Russo, che anzi non ne sapeva nulla. L’uomo non può fare altro che presentarsi al giudice Esposito in procura e dire tutto quello che sa, anche e soprattutto per screditare Capuano, che rimane però fermo sulle sue posizioni: per lui è O’Malese il responsabile di quel delitto.
Capuano, per rendersi credibile, inizia però a parlare e a fare i nomi dei politici di Roma che sono collegati alla camorra, e in particolar modo di Sorrentino (Daniele Russo, qui la nostra intervista), che riesce però a venire fuori dagli impicci, dal momento che è la sua parola contro quella di un pentito, senza alcuna prova.
Mentre D’Angelo scopre dove la scorta nasconde Capuano, O’Malese ordina la morte del giudice Esposito, con un’autobomba. Beppe però ne parla con Sorrentino, che ordina a D’Angelo, ormai passato dalla sua parte, di fare la soffiata alla polizia per evitare l’attentato. Quella telefonata salva la vita ad Andrea e alla sua scorta. Solo il capo scorta rimane ferito.
Anna, saputo dell’attentato, torna di corsa a Castello, ma Andrea le chiede di andare via fino a quando le acque non si saranno calmate, mentre Capuano, dalla telefonata anonima, riconosce la voce di D’Angelo come colui che ha fatto la soffiata. L’avrà fatto perché certamente c’è qualcuno che vuole fare le scarpe a O’Malese.
Intanto D’Angelo fa visita a Gennaro e lo minaccia: o uccide Capuano, visto che fa parte della sua scorta, o lui ucciderà Patrizia. Il ragazzo, spaventato, decide di eseguire l’ordine, ma per fortuna interviene Adriano, che lo ferma e cerca di salvare il salvabile, facendo trasferire il pentito ma non raccontando tutta la verità al giudice Esposito. Solo un gesto inconsulto di Gennaro, che va di notte a sparare contro la casa di Beppe, porta Andrea a scoprire tutto e a dover fare arrestare il ragazzo.
Notarangelo (Renato Marchetti) e Mara (Valeria Bilello) sono sulle tracce di Russo, tenendo sotto stretto controllo gli spostamenti della moglie grazie a delle microcamere posizionate in punti cruciali del paese, e riescono a individuare la zona in cui il camorrista potrebbe nascondersi. È proprio Mara, mentre il collega segue una falsa pista, a individuare la cantina in cui O’Malese e la moglie si trovano, e da lì a poco le forze speciali insieme a Esposito si trovano sul posto.
In un primo momento le forze dell’ordine non trovano nessuno, scoprendo subito dopo che il camorrista e la moglie si nascondono dentro un bunker dietro a un muro. L’uomo vorrebbe combattere ancora, ma Rosa (Claudia Potenza) lo supplica di pensare al figlio, e così Russo, anche per salvare lei, si arrende. È la vittoria di Andrea.
Mentre O’Malese entra in galera, Zagali (Fabio Troiano) ne esce, per delle irregolarità delle indagini. Patrizia e Gennaro, che in attesa del processo è stato rilasciato, decidono di lasciare Castello e di trasferirsi a Frosinone, ma la ragazza passa prima a salutare Adriano. Sorrentino invece continua a mantenere il suo posto e a farsi finto paladino della giustizia, mentre D’Angelo prende il potere e il posto che prima era di Russo. Quest’ultimo, inevitabilmente, deve morire e viene accoltellato in galera. Per Capuano inizia invece la vita da collaboratore di giustizia.
Andrea ormai si rende conto che la guerra non finirà mai, e decide di chiedere il trasferimento, ottenendolo subito. Per lui e la sua famiglia è l’inizio di una nuova vita.
Dopo l’arresto di Ciccio Capuano (Francesco Di Leva, qui la nostra intervista) c’è l’esigenza di proteggerlo e di mettere quindi in piedi una scorta. Adriano (Pio Stellaccio, qui la nostra intervista), interpellato dal capitano, si rifiuta di farne parte, mentre Gennaro (Luca Sannino), che si sente in colpa per la fuga di Beppe D’Angelo (Gianluca Di Gennaro), decide di proporsi come volontario. Quando Patrizia (Serena Rossi, qui la nostra intervista) lo scopre, corre a parlare con Adriano, che non può fare altro che chiedere aiuto al giudice Esposito (Stefano Accorsi) per essere ammesso anche lui nella scorta e fare quindi da ‘balia’ a Gennaro.
O’Malese (Giuseppe Zeno) è sempre latitante, ma riesce a indire anche una riunione con tutti i boss della zona per prendere una decisione importante: uccidere Capuano. Prima però bisogna trovarlo, e tutti devono dare il loro contributo.
Anna (Francesca Beggio, qui la nostra intervista) è tornata a vivere dalla madre col piccolo Marco, almeno fino a quando le cose non si saranno sistemate a Castello, e sia lei che Andrea sentono fortemente la mancanza l’uno dell’altra. Cercare di riunirsi, però, non è pensabile, almeno fino a quando non sarà arrestato Russo.
D’Angelo, su richiesta di O’Malese, fa una visita, e non certo di piacere, al killer di don Palma per dargli un ordine: deve costituirsi e ammettere il suo delitto, soprattutto deve dire la verità, e cioè che a dare l’ordine di uccidere il prete è stato Capuano e non Russo, che anzi non ne sapeva nulla. L’uomo non può fare altro che presentarsi al giudice Esposito in procura e dire tutto quello che sa, anche e soprattutto per screditare Capuano, che rimane però fermo sulle sue posizioni: per lui è O’Malese il responsabile di quel delitto.
Capuano, per rendersi credibile, inizia però a parlare e a fare i nomi dei politici di Roma che sono collegati alla camorra, e in particolar modo di Sorrentino (Daniele Russo, qui la nostra intervista), che riesce però a venire fuori dagli impicci, dal momento che è la sua parola contro quella di un pentito, senza alcuna prova.
Mentre D’Angelo scopre dove la scorta nasconde Capuano, O’Malese ordina la morte del giudice Esposito, con un’autobomba. Beppe però ne parla con Sorrentino, che ordina a D’Angelo, ormai passato dalla sua parte, di fare la soffiata alla polizia per evitare l’attentato. Quella telefonata salva la vita ad Andrea e alla sua scorta. Solo il capo scorta rimane ferito.
Anna, saputo dell’attentato, torna di corsa a Castello, ma Andrea le chiede di andare via fino a quando le acque non si saranno calmate, mentre Capuano, dalla telefonata anonima, riconosce la voce di D’Angelo come colui che ha fatto la soffiata. L’avrà fatto perché certamente c’è qualcuno che vuole fare le scarpe a O’Malese.
Intanto D’Angelo fa visita a Gennaro e lo minaccia: o uccide Capuano, visto che fa parte della sua scorta, o lui ucciderà Patrizia. Il ragazzo, spaventato, decide di eseguire l’ordine, ma per fortuna interviene Adriano, che lo ferma e cerca di salvare il salvabile, facendo trasferire il pentito ma non raccontando tutta la verità al giudice Esposito. Solo un gesto inconsulto di Gennaro, che va di notte a sparare contro la casa di Beppe, porta Andrea a scoprire tutto e a dover fare arrestare il ragazzo.
Notarangelo (Renato Marchetti) e Mara (Valeria Bilello) sono sulle tracce di Russo, tenendo sotto stretto controllo gli spostamenti della moglie grazie a delle microcamere posizionate in punti cruciali del paese, e riescono a individuare la zona in cui il camorrista potrebbe nascondersi. È proprio Mara, mentre il collega segue una falsa pista, a individuare la cantina in cui O’Malese e la moglie si trovano, e da lì a poco le forze speciali insieme a Esposito si trovano sul posto.
In un primo momento le forze dell’ordine non trovano nessuno, scoprendo subito dopo che il camorrista e la moglie si nascondono dentro un bunker dietro a un muro. L’uomo vorrebbe combattere ancora, ma Rosa (Claudia Potenza) lo supplica di pensare al figlio, e così Russo, anche per salvare lei, si arrende. È la vittoria di Andrea.
Mentre O’Malese entra in galera, Zagali (Fabio Troiano) ne esce, per delle irregolarità delle indagini. Patrizia e Gennaro, che in attesa del processo è stato rilasciato, decidono di lasciare Castello e di trasferirsi a Frosinone, ma la ragazza passa prima a salutare Adriano. Sorrentino invece continua a mantenere il suo posto e a farsi finto paladino della giustizia, mentre D’Angelo prende il potere e il posto che prima era di Russo. Quest’ultimo, inevitabilmente, deve morire e viene accoltellato in galera. Per Capuano inizia invece la vita da collaboratore di giustizia.
Andrea ormai si rende conto che la guerra non finirà mai, e decide di chiedere il trasferimento, ottenendolo subito. Per lui e la sua famiglia è l’inizio di una nuova vita.
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