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martedì 20 ottobre 2015

Il giovane Montalbano (2) - Un'albicocca

Ormai è quasi tutto pronto: Livia è a Vigata per preparare il trasloco. Salvo dovrebbe aiutarla, soprattutto dovrebbe essere contento di trasferirsi a Genova fra pochi giorni e di lasciare le incombenze del commissariato ad Augello. Ma allora perché Montalbano prende tanto a cuore il caso della morte apparentemente accidentale della giovane e bellissima Annarosa? Forse perché è stato lui, di ritorno da una gita ad Erice con Livia, a scoprirne il cadavere, in un’auto uscita di strada? O forse perché vede Augello un po' in difficoltà nel gestire un’indagine che si rivela subito molto complicata? O forse semplicemente perché la convinzione di trasferirsi a Genova, così ferma qualche settimana fa, ora vacilla sempre di più? Montalbano sa che non sta solo cambiando città. Sta lasciando un mondo – il commissariato, Vigata, la Sicilia – di cui lui si sente parte integrante. Quello è il suo mondo, il commissariato è la sua famiglia, quella famiglia che lui non ha mai avuto. Ma non c’è tempo per i ripensamenti: risolto con la solita acutezza il caso dell’omicidio della povera Annarosa, Salvo è pronto per salire in macchina e raggiungere Livia a Boccadasse, in attesa della prossima nomina al commissariato della città della Lanterna. Montalbano fa un’ultima nuotata nel suo mare, già caldo anche se non siamo nemmeno  a fine maggio, dà un ultimo addio alla casa sul lungomare, sale in macchina e si appresta a risalire la penisola. No, ad andare a salutare i suoi ex colleghi proprio non ce la fa. Solo che quel pomeriggio di maggio del 1992 succede qualcosa di grave, sull’autostrada A29, nei pressi di Capaci, a pochi chilometri da Palermo. E Montalbano lo scopre quando si accorge che non c’è nessuno per strada. Vigata sembra una città fantasma. Montalbano va in commissariato e vede che i colleghi stanno tutti guardando la TV. Alcuni hanno le lacrime agli occhi, come Catarella, altri lo fissano senza riuscire a parlare. Tutti sono sconvolti. Salvo sa quello che deve fare. Va in quello che è ancora il suo ufficio e chiama Livia. Non può partire. Non ora che la sua terra è stata accoltellata a morte. Livia lo sa benissimo. E sa anche che continuerà ad amare quest’uomo complicato e coerente, anche se li divideranno quasi 1400 chilometri...



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