Nata dalla penna e dalla fantasia della scrittrice Diana Gabaldon, i cui libri sono stati pubblicati e stampati in 26 paesi e tradotti in 23 lingue diverse, per un totale di 9 milioni di copie stampate in tutto il mondo, la serie TV realizzata da Ronald D. Moore, è ambientata in Scozia e racconta le vicende di Claire Randall, infermiera durante la Grande Guerra, appassionata di piante curative che, durante la sua seconda luna di miele con il marito Frank, viene catapultata nel passato, ritrovandosi nella Scozia occupata dagli Inglesi del 1743.
Outlander non è solo una grande storia d’amore, intrecciata in un complicato triangolo di passioni, non è solo un insolito viaggio nel tempo, ma è anche romanticismo, azione e tanta avventura. Ci sono il sospetto e l’amicizia, il lato storico e quello politico, la violenza della guerra e la ribellione, tutti ingredienti per lasciare lo spettatore sempre con il fiato sospeso.
Ci mostra una donna sessualmente aperta ed esperta, interagire con un uomo ancora vergine, che vede il desiderio e il piacere di lei come un’esperienza dalla quale imparare cose nuove e anomale per quei tempi. La loro passione è forgiata dalla conoscenza reciproca nel tempo, dai racconti delle loro vite, fatta di conversazioni tranquille e rilassanti, ma anche di discussioni accese e a volte violente con tanto di insulti e battute, che spesso rendono comiche anche le scene più tragiche.
Guardando Outlander è impossibile non parlare della scenografia, delle musiche, dell’ambientazione e della cura dei dettagli nonché dei costumi. La costumista, Terry Dresbach, ha dovuto occuparsi di centinaia di abiti femminili e maschili, ciascuno che dovesse corrispondere alle caratteristiche di ogni personaggio, in cui ogni dettaglio è stato curato e perfezionato per un risultato impeccabile.
La scenografia mostra il meglio del paesaggio mozzafiato che la Scozia ha da offrire. Una delle location utilizzate per ricreare gli ambienti raccontati nel romanzo è stato Doune Castle, già utilizzato negli anni Settanta per girare il film Monty Python e il Sacro Graal. L’edificio del 14° secolo ha rappresentato il Castello Leoch, roccaforte del clan MacKenzie. Dato che la serie è ambientata nel 1743 Hugh Gorlay, che si occupa della gestione dei luoghi usati come set, ha spiegato che le riprese si sono svolte nel cortile del castello, mentre in una delle stanze all’interno sono state girate le scene che si svolgono nella camera di Claire.
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