Vendetta
Rosy Abate si alza da terra, a pochi minuti dall'esplosione, e in preda al panico, va verso Claudia. La donna è ancora viva, in un lago di sangue, anche suo figlio respira ancora. La Mares dice a Rosy di scappare e di trovare chi è stato. Poi, i suoi occhi si perdono nel vuoto, mentre il bambino continua a respirare. L'Abate è convinta che la sua amica sia morta e, con il sangue della vicequestore sulle mani, scappa via, rifugiandosi lontano dalle forze dell'ordine appena arrivate. Domenico vede Claudia a terra e si avvicina. Ora, pure suo figlio ha smesso di vivere. Calcaterra è disperato. La Duomo si sta frantumando e persino il questore Torrisi si rattristisce per la morte della migliore poliziotta che lui avesse mai avuto. Ilaria La Viola ha appena scoperto che a morire è stata la Mares, e non il suo obbiettivo: Rosy. L'avvocato che collabora con lei è fin troppo nervoso, così Ilaria lo uccide, pugnalandolo più volte con il suo fermaglio appuntito. E se i Mezzanotte e De Silva hanno appreso, dal TG, che Claudia è morta, Domenico, che non si dà pace, ha capito che questa volta l'Abate non c'entra, anche lei doveva essere una vittima, invece si è salvata. La Viola si reca in un circo. Sotto le spoglie di un buffo clown, si nasconde uno spietato assassino. Si chiama Nerone ed è il killer di Luca! Ilaria lo ingaggia, ora che lui ha smesso di fare affari con i Mezzanotte, per essere aiutata, insieme al suo commando di mercenari. Ora lei deve impedire due cose: che la lista Greco diventi solo scartoffia, come sta per accadere se non si sbriga, e che Rosy rimanga viva ancora per molto. Per far sì che la lista non perda di valore, Ilaria e Nerone vanno da Pierpaolo Parrini, intento a fuggire da Palermo, e lo bloccano. La donna ha un ricordo su Parrini. Lui, insieme con Santo Abate, padre di Rosy e dei suoi fratelli Nardo, Vito e Carmine (tutti morti ammazzati), e anche con altri mafiosi, uccidevano un uomo su una spiaggia sotto i suoi occhi di bambina, che si nascondeva dietro una rete. Ilaria, a quel punto, ordina a Nerone di uccidere Parrini e lui esegue. Però, La Viola porta via cinque dei trentadue scacchi del ricco Parrini. Sia Rosy, che va nella casa della vittima di Ilaria per prima, si accorge che mancano cinque scacchi, sia Domenico, che comincia ad intuire qualcosa. La crudele La Viola ha preso quei pezzi perché Parrini comunicava con altri boss scappati dall'Italia trent'anni prima con degli oggetti (messaggi in codice). E gli scacchi, volevano dire "pericolo". Il piano della donna è far riunire, dopo quasi tre decenni, l'antica commissione di Cosa Nostra, per ucciderli tutti. Domenico, ancora molto scosso, telefona al medico legale e si fa dire com'è morta Claudia e il sesso del bambino. La Mares è morta per emorragia, e il figlio che portava in grembo, era una femmina. Calcaterra scoppia in un triste pianto. Al funerale della poliziotta ci sono tutti, anche quelli indesiderati. Guarda la scena, nascosto tra le lapidi, anche Filippo de Silva, che considerava Claudia qualcosa di più di una nemica. Calcaterra torna in casa sua, in riva al mare, ma è aperta. Lui prende la sua pistola, ma la persone che è entrata, e che apparentemente potrebbe rivelarsi un nemico, è lì per un patto. Si tratta di Rosy Abate, che vuole la stessa cosa che vuole Domenico adesso, vendicare Claudia. Tra i due nasce un'alleanza segreta, nascosta alla Duomo, ma Pietrangeli ha, forse, compreso già qualcosa. Lo stesso Pietrangeli che è costretto a stare in ufficio finché non smetterà di essere dipendente dall'alcool. Invece Francesca e Umberto stanno ancora insieme, e lei si mostra preoccupata per le sorti della squadra di cui fa parte. Prima Serino, poi la Mares. Filippo De Silva si reca in un bar per chiedere informazioni su chi possa sapere qualcosa su Pierpaolo Parrini. Nel piccolo pub lavora un giovane sedicenne, Totò, che vive coi genitori, e che lavorava per Parrini. Dopo aver ammazzato il padre e la madre del ragazzo, riesce a farsi dire da lui cose importanti. Rosy dice a Calcaterra che devono cercare un anziano boss, detto il Contadino, perché presto la commissione sarà riunita. Purtroppo, i Mezzanotte giungono prima della polizia, e uccidono il mafioso. Intanto, quando la commissione si riunisce dopo trent'anni, ognuno mette i suoi soldi in un nuovo conto corrente protetto, ma Ilaria La Viola e i suoi irrompono. Ora La Viola ha in mano tanti, tantissimi soldi. Poi, ricorda al padrino più importante cosa fece lui, insieme agli altri, anni prima. Picchiarono e uccisero come un cane un uomo. Quell'uomo, era suo padre. La Duomo arriva quando tutto è gà finito, quando ognuno è già morto. Calcaterra rivela al questore di avere un informatore, e l'uomo gli dice che di lui si fida, ma che non può commettere passi falsi. La stessa cosa gliela intima il giudice Pulvirenti, ormai suo amico. Ilaria, dopo aver parlato con il misterioso uomo che è il suo capo, e che le ha fatto comprendere che la vendetta è l'unico mezzo, ordina a Nerone di seguire Calcaterra. Anche lei, come tutti, ha capito che dietro al vicequestore c'è Rosy Abate. Nerone arriva mentre la mafiosa e Domenico sono in casa, e butta una bomba. L'Abate se ne accorge e lo dice a Calcaterra. I due tentano di scappare, ma forse è troppo tardi. La squadra giunge che la casa in riva al mare di Domenico è in fiamme, e lui con Rosy, potrebbero essere ancora lì dentro, già morti.
Rosy Abate si alza da terra, a pochi minuti dall'esplosione, e in preda al panico, va verso Claudia. La donna è ancora viva, in un lago di sangue, anche suo figlio respira ancora. La Mares dice a Rosy di scappare e di trovare chi è stato. Poi, i suoi occhi si perdono nel vuoto, mentre il bambino continua a respirare. L'Abate è convinta che la sua amica sia morta e, con il sangue della vicequestore sulle mani, scappa via, rifugiandosi lontano dalle forze dell'ordine appena arrivate. Domenico vede Claudia a terra e si avvicina. Ora, pure suo figlio ha smesso di vivere. Calcaterra è disperato. La Duomo si sta frantumando e persino il questore Torrisi si rattristisce per la morte della migliore poliziotta che lui avesse mai avuto. Ilaria La Viola ha appena scoperto che a morire è stata la Mares, e non il suo obbiettivo: Rosy. L'avvocato che collabora con lei è fin troppo nervoso, così Ilaria lo uccide, pugnalandolo più volte con il suo fermaglio appuntito. E se i Mezzanotte e De Silva hanno appreso, dal TG, che Claudia è morta, Domenico, che non si dà pace, ha capito che questa volta l'Abate non c'entra, anche lei doveva essere una vittima, invece si è salvata. La Viola si reca in un circo. Sotto le spoglie di un buffo clown, si nasconde uno spietato assassino. Si chiama Nerone ed è il killer di Luca! Ilaria lo ingaggia, ora che lui ha smesso di fare affari con i Mezzanotte, per essere aiutata, insieme al suo commando di mercenari. Ora lei deve impedire due cose: che la lista Greco diventi solo scartoffia, come sta per accadere se non si sbriga, e che Rosy rimanga viva ancora per molto. Per far sì che la lista non perda di valore, Ilaria e Nerone vanno da Pierpaolo Parrini, intento a fuggire da Palermo, e lo bloccano. La donna ha un ricordo su Parrini. Lui, insieme con Santo Abate, padre di Rosy e dei suoi fratelli Nardo, Vito e Carmine (tutti morti ammazzati), e anche con altri mafiosi, uccidevano un uomo su una spiaggia sotto i suoi occhi di bambina, che si nascondeva dietro una rete. Ilaria, a quel punto, ordina a Nerone di uccidere Parrini e lui esegue. Però, La Viola porta via cinque dei trentadue scacchi del ricco Parrini. Sia Rosy, che va nella casa della vittima di Ilaria per prima, si accorge che mancano cinque scacchi, sia Domenico, che comincia ad intuire qualcosa. La crudele La Viola ha preso quei pezzi perché Parrini comunicava con altri boss scappati dall'Italia trent'anni prima con degli oggetti (messaggi in codice). E gli scacchi, volevano dire "pericolo". Il piano della donna è far riunire, dopo quasi tre decenni, l'antica commissione di Cosa Nostra, per ucciderli tutti. Domenico, ancora molto scosso, telefona al medico legale e si fa dire com'è morta Claudia e il sesso del bambino. La Mares è morta per emorragia, e il figlio che portava in grembo, era una femmina. Calcaterra scoppia in un triste pianto. Al funerale della poliziotta ci sono tutti, anche quelli indesiderati. Guarda la scena, nascosto tra le lapidi, anche Filippo de Silva, che considerava Claudia qualcosa di più di una nemica. Calcaterra torna in casa sua, in riva al mare, ma è aperta. Lui prende la sua pistola, ma la persone che è entrata, e che apparentemente potrebbe rivelarsi un nemico, è lì per un patto. Si tratta di Rosy Abate, che vuole la stessa cosa che vuole Domenico adesso, vendicare Claudia. Tra i due nasce un'alleanza segreta, nascosta alla Duomo, ma Pietrangeli ha, forse, compreso già qualcosa. Lo stesso Pietrangeli che è costretto a stare in ufficio finché non smetterà di essere dipendente dall'alcool. Invece Francesca e Umberto stanno ancora insieme, e lei si mostra preoccupata per le sorti della squadra di cui fa parte. Prima Serino, poi la Mares. Filippo De Silva si reca in un bar per chiedere informazioni su chi possa sapere qualcosa su Pierpaolo Parrini. Nel piccolo pub lavora un giovane sedicenne, Totò, che vive coi genitori, e che lavorava per Parrini. Dopo aver ammazzato il padre e la madre del ragazzo, riesce a farsi dire da lui cose importanti. Rosy dice a Calcaterra che devono cercare un anziano boss, detto il Contadino, perché presto la commissione sarà riunita. Purtroppo, i Mezzanotte giungono prima della polizia, e uccidono il mafioso. Intanto, quando la commissione si riunisce dopo trent'anni, ognuno mette i suoi soldi in un nuovo conto corrente protetto, ma Ilaria La Viola e i suoi irrompono. Ora La Viola ha in mano tanti, tantissimi soldi. Poi, ricorda al padrino più importante cosa fece lui, insieme agli altri, anni prima. Picchiarono e uccisero come un cane un uomo. Quell'uomo, era suo padre. La Duomo arriva quando tutto è gà finito, quando ognuno è già morto. Calcaterra rivela al questore di avere un informatore, e l'uomo gli dice che di lui si fida, ma che non può commettere passi falsi. La stessa cosa gliela intima il giudice Pulvirenti, ormai suo amico. Ilaria, dopo aver parlato con il misterioso uomo che è il suo capo, e che le ha fatto comprendere che la vendetta è l'unico mezzo, ordina a Nerone di seguire Calcaterra. Anche lei, come tutti, ha capito che dietro al vicequestore c'è Rosy Abate. Nerone arriva mentre la mafiosa e Domenico sono in casa, e butta una bomba. L'Abate se ne accorge e lo dice a Calcaterra. I due tentano di scappare, ma forse è troppo tardi. La squadra giunge che la casa in riva al mare di Domenico è in fiamme, e lui con Rosy, potrebbero essere ancora lì dentro, già morti.
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