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venerdì 29 maggio 2015

Squadra Antimafia (4) - 2a puntata - Serie TV Italia

Affari

Rosy Abate è prigioniera dei fratelli Mezzanotte, che hanno scoperto dal boss Frank Turiello che lei è in possesso di una parte della lista Greco, che ha nascosto e che non ha ceduto alle forze dell'ordine. E se Dante è con la donna più calmo e riflessivo, Armando è crudele e arrogante, come la sua natura gli impone. Intanto, all'ospedale, Claudia Mares, dopo un controllo, scopre, insieme al suo fidanzato Domenico Calcaterra, che il bambino che aspettano è ancora vivo, è sano e cresce bene nella pancia della vicequestore. Però, lei, deve stare a riposo e così i medici decidono di farla restare per alcuni giorni in ospedale. Gaetano Palladino, detto ormai solo Palla, chiede a Calcaterra di poter rientrare in servizio a tutti gli effetti, e se dapprima Domenico dice di no, ricordandogli che lui beveva e prendeva psicofarmaci mentre lavorava, poi accetta la proposta. Rosy, intanto, non dice dove ha nascosto la lista, fingendo che quello che Turiello ha rivelato, è solo una notizia falsa. Dante, perché il suo ostaggio stia bene e possa finalmente parlare, la fa curare, chiamando un dottore, per medicarle una ferita che si sta infettando. La Duomo si fa scoprire dai Mezzanotte davanti al loro night-club, perché sono certi che i responsabili della morte di don Ninnuzzo, di Frank e del rapimento dell'Abate siano proprio loro. Però, un volto noto, torna per creare problemi. Cosimo Saluzzo, il detenuto che, due anni prima, assassinò in carcere il primo dei fratelli Abate, Nardo, per conto dei Manzella: è uscito di galera e, ora che il clan a cui apparteneva è stato completamente sradicato da Rosy un anno prima, si è alleato con Dante e Armando e, con un abile stratagemma, distrae Sandro Pietrangeli e Francesca Leoni, mentre i fratelli escono indisturbati dal night, facendo perdere le loro tracce. Domenico si reca nel centro psichiatrico dove Filippo De Silva è rinchiuso, chiedendogli quel è la parte mancante della lista, ma lui non sa niente. Sembra che l'operazione in cui hanno dovuto togliergli una parte del cervello per un tumore, gli abbia davvero fatto perdere la memoria, ma gli articoli sui giornali che legge gli fanno ricordare qualcosa e gli fanno capire quanto contasse prima d'ora per lui la lista Greco, e cosa Rosy fosse per lui: una nemica. Armando Mezzanotte, mandato dal fratello, con altri sicari, danno un chiaro segno di minaccia al ricco imprenditore Umberto Nobile, sparando contro il cartello pubblicitario della sua azienda, la "Puro Sole", dato che loro si sono accaparrati il controllo di un'altra azienda che si occupa di impianti eolici, come quella di Nobile, la "Green Light", e per vincere una gara d'appalto, devono eliminare la concorrenza, rappresentata esclusivamente dalla "Puro Sole". Il messaggio è chiarissimo ma Umberto non sembra spaventato e, alla Duomo, dimostra alla squadra di essere tenace e coraggioso, anche se un po' fanatico, e di voler vincere comunque la gara. Rosy, nel nascondiglio dove la tengono prigioniera, vuole scappare, e prova ad istigare il suo carceriere, il giovane Giovanni Mozzo, a farla uscire di lì, ma lui non lo farà. Calcaterra e Pietrangeli devono scoprire chi ha avvertito i Mezzanotte della presenza dell'Abate all'interno dell'ospedale, e decidono di seguire con la macchina un tale Castellano, un poliziotto ambiguo col vizio del gioco d'azzardo. Scoprono che lui si è recato ad un incontro con gli scagnozzi dei Mezzanotte, che hanno deciso di ucciderlo perché lo ritengono un "personaggio" scomodo. Sandro e Domenico gli salvano la vita e, dopo un conflitto a fuoco in cui Pietra rimane scioccato, uccidono i sicari, per poi arrestare Castellano. L'uomo, durante un interrogatorio, messo sotto torchio da Calcaterra e dal giudice Pulvirenti, decide di dire la verità. Umberto Nobile, mentre è in corso un'intervista per promuovere la sua azienda, denuncia la malavita organizzata, provocando un senso di vendetta in Dante e Armando. Rosy Abate e Dante Mezzanotte fanno un accordo, in cui lui le dice che la tratterà bene, e in cambio lei svela che ha in mano un pezzo della lista, ma non dice dove l'ha nascosta. In un attentato a Nobile, la Duomo cerca di proteggerlo, ma a salvargli davvero la vita è Francesca Leoni e tra i due scocca la scintilla. L'Abate si fa accompagnare dal suo carceriere, Giovanni Mozzo, fuori dal covo, per vedere il mare. Poi, finge di cadere e di aggrapparsi ad una delle vecchie barche che ci sono lì, invece prende in mano, di nascosto, un chiodo ben appuntito. Armando Mezzanotte è furioso e vuole sfogarsi sulla stessa mafiosa, che però minaccia di uccidersi col chiodo, e per dimostrarlo, si fa un taglietto sulla gola. Mezzanotte, però, la invita a consegnargli la lista e lui lascerà stare, lei e il piccolo Leonardo, ancora in ospedale. Rosy lo porta dove ha nascosto la parte mancante della lista, un prezioso CD. Il nascondiglio è un supermercato, precisamente nell'armadietto di una dipendente. Lei riesce ad aprirlo e dà il disco ad Armando. Poi, però, spinge l'armadietto contro di lui, riprende il CD e la pistola, ferisce Armando ad una gamba e scappa via. La Duomo arresta Mezzanotte. Rosy fa scendere un uomo dalla sua auto, minacciandolo, e poi telefona con il cellulare di quel ragazzo a Claudia. Le dice che né il carcere né la polizia possono più proteggerla. Claudia vuole farla ragionare, ma lei getta via il cellulare. Rosy è fuggita di nuovo.


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